Luciano Gatti nasce a Quinzano sull’Oglio, in provincia di Brescia, nel 1942. Lavora a Milano. Ha insegnato tecniche dell’incisione alle Accademie di Belle Arti di Catanzaro e di Brera. Attualmente, è titolare della cattedra di Anatomia all’Accademia di Macerata.

Manifestazioni artistiche:

1978, “Apollinaire il profeta”, Galleria il Mappamondo, Milano 1979, Premio Internazionale Biella per l’incisione, Biella – 1982, “Giovani pittori e scultori italiani”, Rotonda di via Besana, Milano – 1990, VI Triennale della grafica, Museo della Permanente, Milano – 1991, Palazzo Sormani, Milano – 1993, “Venature”, Palazzo Lanfranchi, Pisa; “Utopie metropolitane”, progetti per la città, Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura; – 1994, “Venature”, Museo dell’Alto Mantovano, Gazoldo degli Ippoliti, Mantova; “Maestri incisori ’94”, Museo Salvini, Gemonio; – 1995, “Venature”, Neues Kunst, Ehemaligen AEG Gelande, Berlino – 1996, “Xilon 2”, Galleria San Fedele, Milano – 1996, “Due secoli di incisione”, Sala Napoleonica di Brera, Milano – 1997, “Figurazioni”, Arte d’immagine in Lombardia oggi, Museo della Permanente, Milano; “Venature”, Kunshalle Jamlen, Luchow, Germania; “Xilon 13”, Triennale internazionale di silografia, itinerante nei musei di Lodz e Lublin, Polonia; “Arte + Critica”, Museo d’Arte contemporanea, Palazzo della Permanente, Milano; “Arte + Critica”, Pinacoteca provinciale, Bari; “Xilon 13”, Hotel de Ville, Forum Saint-Louis, Francia – 1998, Galleria am Fischmarkt, Haus zum roten Ochsen, Erfurt, Germania; Musée Gruerien, Bulle, Svizzera; Museo di Villa Croce, Genova; Galleria Sesc, Rio de Janeiro, Brasile – 2000, “Materie del digitale”, testi di T. Trini e M. Bignardi, Museo della Permanente, Milano – 2001, Maison de la culture Mercier, Montreal, Quebec, Canada; “Utopia e Libertà”, Palazzo dell’Annunziata, Matera e Pinacoteca provinciale, Potenza.

Mostre personali:
1970, Galleria Gianferri, Milano, articolo di Dino Buzzati su Il Corriere della Sera – 1973, Galleria Cristallo, Cortina d’Ampezzo, monografia con testo di L. Cavallo e scritti di O. Nicolini, M. Lepore, L. Paciscopi, D. Cara, F. Mondello – 1989, Galleria Vinciana, Milano, monografia con testi di M. Carrà e L. Cavallo – Antologica a Villa Pomini, Castellanza, con pubblicazione dell’opera incisoria con testi di L. Cavallo, A. del Guercio, G. Finzi, G. Magini, A. Musiari, O. Nicolini.

Giorno di festa
Il suo è un azzardo lirico, più che una sperimentazione di linguaggio: ormai siamo totalmente abituati a non farci sorprendere che guardiamo con una cotenna sul cuore, e gli occhi sono affumicati dal video. C’è un incantesimo in certi fogli di Gatti o una illusione: che ancora per qualche momento si possa vedere ciò che non esiste, partecipare alla vita irreale con la tenerezza di un innamorato. Così anche il momento drammatico, che pure persiste, è un motivo ritmico, un accordo inciso tra vero e assurdo. Su tale territorio di cultura l’artista è rimasto attento alle indicazioni, ai messaggi che il coro della cultura contemporanea ha portato fino all’estenuante rinnegamento dell’essere individuale: ovvero all’inaridimento della sensibilità per soverchio uso delle allegorie private. Osserva un essere confuso dall’esplosione di mezzi che dilatano all’infinito e quindi annientano ogni notizia: ogni situazione privata o collettiva e qualsiasi pretesto può essere enfatizzato e digerito dall’enorme stomaco delle comunicazioni di massa.

Luigi Cavallo